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70. X: configurazione dei client

Il funzionamento dei programmi client può essere configurato in due modi: con l'uso di opzioni nella riga di comando (cosa comune a tutti i programmi) e attraverso l'impostazione di risorse. Alcune opzioni e alcune risorse sono riconosciute dalla maggior parte dei programmi, e questo facilita il loro utilizzo e rende omogeneo il sistema.

70.1 Riga di comando delle applicazioni X

La maggior parte delle applicazioni client permette di utilizzare, nella riga di comando, una serie di opzioni standardizzate. Si tratta evidentemente di opzioni riferite principalmente all'aspetto del programma, come la dimensione e la colorazione. La tabella 70.1 mostra l'elenco di alcune di queste opzioni.

Opzione Descrizione
-foreground <colore> Colore di primo piano.
-background <colore> Colore dello sfondo.
-reverse Inverte il colore di primo piano con quello di sfondo.
-bordercolor <colore> Colore dei bordi.
-borderwidth <dimensione> Dimensione in pixel dello spessore dei bordi.
-title <titolo> Descrizione da porre sulla barra del titolo.
-iconic Avvia ridotto a icona.
-font <carattere> Utilizza il tipo di carattere specificato per visualizzare il testo.
-geometry <geometria> Dimensioni e collocazione della finestra.
-display <schermo> Coordinate dello schermo su cui deve apparire la finestra.

Tabella 70.1: Alcune delle opzioni comuni ai programmi per X.

Nelle sezioni seguenti si analizzano le più importanti.

70.1.1 -display

-display <coordinate-del-display>

-d <coordinate-del-display>

X è fatto per funzionare su sistemi connessi in rete, ognuno dei quali può avere potenzialmente più schermi e può mettere in esecuzione più server grafici: uno per ogni stazione grafica, reale o virtuale che sia. Di conseguenza, per identificare uno schermo di una stazione grafica di un certo elaboratore si utilizza un indirizzo composto nel modo seguente (come già era stato visto nel capitolo introduttivo a X).

[<host>]:<numero-del-server-grafico>[.<numero-dello-schermo>]

L'elaboratore può essere identificato attraverso il nome, completo o parziale, oppure con l'indirizzo IP. Quando questa indicazione viene omessa, si intende quello in cui il programma viene messo in esecuzione.

Teoricamente, un elaboratore può mettere in esecuzione contemporanea più di un server grafico, per pilotare diverse stazioni grafiche. GNU/Linux in particolare, può farlo attraverso delle stazioni grafiche virtuali che si comportano in modo simile a quello delle console virtuali. La numerazione parte da zero, di conseguenza, quando si fa riferimento al primo (e di solito unico) server grafico a disposizione, si indica semplicemente :0.

Teoricamente, un server grafico può pilotare più di uno schermo per volta. La numerazione parte da zero, di conseguenza, quando si fa riferimento al primo (e di solito unico) schermo del primo server grafico a disposizione, si indica semplicemente :0.0, oppure si omette semplicemente l'indicazione (:0).

La variabile di ambiente DISPLAY viene usata per definire le coordinate predefinite dello schermo sul quale dovranno apparire i programmi avviati senza l'indicazione di questa opzione (-display). In situazioni normali, il suo contenuto è :0.0.

Esempi

Nell'esempio seguente, si mostra un tipico caso in cui si avvia un programma in un elaboratore diverso dal proprio e lo si visualizza sul monitor del proprio elaboratore. Tuttavia, perché ciò possa funzionare, occorre abilitare la connessione (questo problema viene analizzato più avanti).

roggen$ telnet dinkel.brot.dg

...

dinkel$ xcalc -display roggen.brot.dg:0 &

70.1.2 -geometry

-geometry [<dimensioni>][<posizione>]

-g [<dimensioni>][<posizione>]

Spesso è possibile definire la dimensione e la posizione della finestra iniziale aggiungendo l'opzione -geometry.

Le dimensioni sono espresse secondo la sintassi seguente:

[=]<dimensione-orizzontale>x<dimensione-verticale>

I valori possono essere espressi in pixel (punti grafici) o in caratteri, a seconda che si tratti di programmi che utilizzano la grafica o meno. Il segno = è facoltativo.

La posizione viene espressa secondo la sintassi seguente:

{+|-}<distanza-orizzontale>{+|-}<distanza-verticale>

In pratica si tratta di due valori, espressi in pixel, preceduti da un segno: un valore positivo indica una distanza dal margine sinistro o dal margine superiore; un valore negativo, indica una distanza dal margine destro o dal margine inferiore.

Posizione Descrizione
+0+0 Angolo superiore sinistro.
-0+0 Angolo superiore destro.
-0-0 Angolo inferiore destro.
+0-0 Angolo inferiore sinistro.

Tabella 70.2: Posizione dei quattro angoli dello schermo.

Esempi

xterm -geometry +0+0 &

Avvia il programma xterm sullo sfondo collocando la sua finestra a partire dal punto più altro e più a sinistra possibile della superficie virtuale attiva.

xterm -geometry -10-10 &

Avvia il programma xterm sullo sfondo, collocando l'angolo inferiore destro della sua finestra a 10 pixel dal margine destro e dal margine inferiore della superficie virtuale attiva.

xterm -geometry =80x25+0+0 &

Avvia il programma xterm sullo sfondo, in una finestra di 80x25 caratteri, collocata a partire dal bordo superiore e sinistro della superficie virtuale attiva.

xcalc -geometry =500x200+20+10 &

Avvia il programma xcalc sullo sfondo, in una finestra di 500x200 pixel (deformandolo), collocata in modo che l'angolo superiore sinistro della sua finestra si trovi a 20 pixel dal margine superiore della superficie virtuale attiva e a 10 pixel dal margine sinistro.

70.1.3 -background

-background <colore>

-bg <colore>

Questa opzione permette di definire il colore dello sfondo. Il colore viene fornito in forma alfabetica, cioè con l'indicazione del suo nome. I nomi dei colori con le loro corrispondenze RGB sono contenuti nel file /usr/X11R6/lib/X11/rgb.txt, così come indicato nel file di configurazione /etc/XF86Config nella sezione Files.

Esempi

xcalc -bg blue &

Avvia xcalc utilizzando il colore blue per lo sfondo.

70.1.4 -foreground

-foreground <colore>

-fg <colore>

Questa opzione permette di definire il colore di primo piano. Il colore viene fornito in forma alfabetica, cioè con l'indicazione del suo nome. I nomi dei colori con le loro corrispondenze RGB sono contenuti nel file /usr/X11R6/lib/X11/rgb.txt, così come indicato nel file di configurazione /etc/XF86Config nella sezione Files.

Esempi

xcalc -fg red &

Avvia xcalc utilizzando il colore red per il primo piano.

70.1.5 -title

-title <titolo>

Questa opzione permette di definire un titolo da fare apparire sulla barra superiore della finestra: la barra del titolo.

Esempi

xcalc -title "calcolatrice tascabile" &

Avvia xcalc facendo apparire sulla barra del titolo: calcolatrice tascabile.

70.1.6 -font

-font { <nome-del-font>|<dimensioni-del-font> }

-fn { <nome-del-font>|<dimensioni-del-font> }

Questa opzione permette di definire il tipo di carattere o la dimensione da utilizzare per le applicazioni che visualizzano testo.

Esempi

xterm -font 7x14 &

Avvia xterm utilizzando caratteri di dimensione 7x14.

xterm -font 10x20 &

Avvia xterm utilizzando caratteri di dimensione 10x20.

xterm -font -adobe-courier-* &

Avvia xterm utilizzando caratteri adobe della famiglia courier. Il tipo di carattere non viene indicato in modo preciso, e questo per mezzo dell'asterisco finale che aiuta a completarne il nome. In pratica, le altre caratteristiche del tipo di carattere vengono lasciate al loro valore predefinito.

70.2 Risorse

Ogni programma client può essere configurato attraverso delle risorse. Si tratta di qualcosa di paragonabile all'assegnamento di valori a determinati oggetti che rappresentano un elemento o un comportamento particolare di un programma.

Queste risorse sono descritte all'interno di file di configurazione e le relative impostazioni vengono attivate attraverso l'uso del programma xrdb (X Resources DataBase).

70.2.1 Nomi delle risorse

Le risorse di ogni programma sono stabilite dal programma stesso e solitamente se ne trova l'elenco nella pagina di manuale relativa. Si tratta normalmente del nome del programma stesso, seguito da altri nomi, separati da un punto, riferiti a elementi di gerarchia inferiore, fino a giungere all'elemento finale. Per esempio, XClock.input.

Nell'indicazione dei nomi di queste risorse si può utilizzare l'asterisco (*), che viene interpretato nello stesso modo delle shell comuni. In questo modo, si possono indicare gruppi di risorse in modo semplificato.

Risorsa Descrizione
 *background: <colore> Colore dello sfondo.
 *foreground: <colore> Colore di primo piano.
 *borderColor: <colore> Colore dei bordi.
 *title: <titolo> Descrizione da porre sulla barra del titolo.
 *iconic: {on|off} Avvia ridotto a icona.
 *font <carattere> Utilizza il tipo di carattere specificato per visualizzare il testo.
 *geometry: <geometria> Dimensioni e collocazione della finestra.

Tabella 70.3: Elenco di alcune risorse utilizzate più frequentemente.

70.2.2 Risorse predefinite

Di norma, la directory /usr/X11R6/lib/X11/app-defaults/ contiene una serie di file, ognuno riferito a un programma particolare, per il quale vengono dichiarati i valori predefiniti delle risorse di sua competenza al suo interno.

I nomi di questi file sono abbastanza simili a quelli dei programmi a cui si riferiscono. Tuttavia, per sapere esattamente come viene identificato un programma per ciò che riguarda le sue risorse occorre consultare la sua documentazione.

I file delle risorse possono contenere dei commenti: il punto esclamativo (!) viene utilizzato come l'inizio di una riga da ignorare.

70.2.3 ~/.Xdefaults

Oltre ai file contenuti all'interno di /usr/X11R6/lib/X11/app-defaults/ è possibile predisporre un file generalizzato di impostazione delle risorse. Di solito si tratta di ~/.Xdefaults. Questo file può essere scritto sfruttando le stesse tecniche di precompilazione dei linguaggi di programmazione più recenti. *1*

Oltre al normale commento indicato attraverso il punto esclamativo, si può utilizzare la forma del linguaggio C: /* ... */, segnalando così l'inizio e la fine del commento.

Esempi

Quello che segue è l'esempio di un pezzo del contenuto di un file ~/.Xdefaults.

! Commentare la riga seguente se lo schermo è di grandi dimensioni.
#define SCHERMO_PICCOLO

#ifdef SCHERMO_PICCOLO
XTerm*geometry: =80x25+1+1
#else
XTerm*geometry: =100x40+1+1
#endif

! Mi piace la calcolatrice verde.
XCalc*background: green
! Voglio una barra del titolo differente.
XCalc*title: Calcolatrice

Come si vede, se viene dichiarata l'entità SCHERMO_PICCOLO, viene definita una geometrica normale per il programma XTerm, altrimenti si usa una dimensione di 100x40. Per commentare la definizione dell'entità, si può fare come nell'esempio seguente:

! Commentare la riga seguente se lo schermo è di grandi dimensioni.
/* #define SCHERMO_PICCOLO */

70.2.4 ~/.Xresources

All'interno dello script ~/.xinitrc si incontrano di solito, tra le altre, le righe seguenti.

userresources=$HOME/.Xresources
sysresources=/usr/X11R6/lib/X11/xinit/.Xresources

if [ -f $sysresources ]; then
    xrdb -merge $sysresources
fi

if [ -f $userresources ]; then
    xrdb -merge $userresources
fi

In pratica, se esiste il file /usr/X11R6/lib/X11/xinit/.Xresources viene eseguito il programma xrdb con l'opzione -merge, utilizzando il contenuto di questo file. Quindi, se esiste il file ~/.Xresources viene eseguito lo stesso programma xrdb utilizzando anche il contenuto di quest'ultimo file.

Di conseguenza, il file /usr/X11R6/lib/X11/xinit/.Xresources deve essere considerato come il luogo in cui definire la configurazione generale, mentre ~/.Xresources è quello in cui ogni utente può collocare le proprie personalizzazioni.

Di solito questo file non è presente; il file ~/.Xdefaults svolge già questo compito.

70.2.5 $ xrdb

xrdb [<opzioni>] [<file>]

xrdb (X Resources DataBase) permette di leggere o modificare le impostazioni delle risorse. Viene usato normalmente per leggere il contenuto di un file e aggiornare di conseguenza l'impostazione corrente delle risorse.

Vedere xrdb(1)

Alcune opzioni

-merge

Aggiunge le impostazioni ottenute dal file indicato.

-query

Permette di ottenere un listato delle impostazioni attive.

Esempi

xrdb -merge ./risorse

Aggiunge il contenuto del file ./risorse alle impostazioni attuali delle risorse.

70.2.6 -xrm

-xrm <risorsa>

La maggior parte dei programmi per X accetta anche questa opzione, eventualmente ripetuta più volte nella stessa riga di comando, per definire una proprietà attraverso una risorsa. Questo permette di definire delle caratteristiche senza intervenire su file di configurazione, senza dover richiamare il programma xrdb e senza interferire sugli altri programmi eventualmente avviati successivamente.

Esempi

xcalc -xrm '*background: gold'

Avvia xrdb con un colore dorato per lo sfondo. Vengono usati gli apici singoli per evitare che la shell tenti di interpretare l'asterisco.

xcalc -xrm '*background: gold' -xrm '*foreground: red'

Avvia xrdb con un colore dorato per lo sfondo e con un colore rosso per il primo piano.

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Appunti Linux 1999.09.21 --- Copyright © 1997-1999 Daniele Giacomini --  daniele @ pluto.linux.it


1.) Infatti, prima di essere elaborato, viene analizzato normalmente dal preprocessore cpp.


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