[inizio] [indice generale] [precedente] [successivo] [indice analitico] [contributi]

F. Annotazioni sulle scelte stilistiche e sul DTD di Appunti Linux

In questa appendice si raccolgono solo alcune annotazioni sulle scelte di stile tipografico di questo documento e sulla logica del DTD. Valgono le stesse considerazioni fatte all'inizio dell'appendice precedente che invece si riferisce allo stile letterario dell'opera.

F.1 Enfatizzazioni ed evidenziamenti

Nel documento vengono usate diverse forme di enfatizzazioni del testo per evidenziarne alcune parti particolari. Nel DTD di Appunti Linux sono classificate nell'entità omonima: %enfatizzazioni. L'elenco seguente descrive i casi più importanti.

F.2 Casi particolari di testo che non viene enfatizzato

Alle volte verrebbe da enfatizzare di tutto. Qui si annotano le cose che per regola non vengono enfatizzate.

F.3 Oggetti segnalati che non appaiono nel risultato finale

Alcune parti del testo sono racchiuse all'interno di elementi del DTD, senza che questo si traduca in un risultato visibile nella composizione finale del documento. Eventualmente, è possibile ricompilare il sorgente per generare una bozza in cui il testo in questione appaia sottolineato.

Ricompilando il sorgente di Appunti Linux in modo da generare un formato PostScript, o PDF, ma di tipo «bozza», si ottengono una serie di indici contenenti il riferimento alle pagine in cui questi termini sono stati usati. Questi elenchi vengono generati proprio per facilitare la ricerca degli errori.

F.4 Distinzione nell'uso dei nomi degli applicativi

In generale, in questo documento, i nomi riferiti a degli «eseguibili», ovvero i programmi e gli script, sono indicati in modo evidenziato, esattamente come si utilizzano nel sistema operativo, senza cambiamenti nella collezione alfabetica delle lettere maiuscole e minuscole. Quando però il programma riveste un'importanza particolare, può assumere una denominazione diversa da quella che si usa nel nome del file eseguibile, oppure semplicemente si può decidere di trattarlo come qualcosa di più importante.

Per fare un esempio pratico, quando si parla di shell si fa riferimento alla shell Bash, alla shell Korn, alla shell C,... mentre l'eseguibile vero e proprio potrebbe essere bash, ksh, csh,... Lo stesso vale per i programmi che meritano questa attenzione anche se il loro nome (verbale) non cambia.

In generale, il nome di un programma applicativo, di un pacchetto,... viene indicato con l'iniziale maiuscola, salvo eccezioni che possono derivare dall'uso acquisito in una qualche forma differente. La tabella F.1 elenca alcune delle scelte di stile nell'uso dei nomi dei programmi distinguendo tra «eseguibile» e qualcosa di diverso: applicativo, pacchetto, servizio, sistema... riferite a forme che costituiscono un'eccezione rispetto alla regola generale.

Eseguibile Applicativo, pacchetto, servizio, sistema,...
lilo LILO
*getty Getty
bash shell Bash
csh shell C
ksh shell Korn
sh shell Bourne
init Procedura di inizializzazione del sistema, Init
cron (demone) Cron (sistema)
named BIND (pacchetto)
telnet Telnet (servizio)
finger Finger (servizio)
sendmail Sendmail
mail Mailx
ex EX
vi VI
joe Joe
m4 M4
p2c Pascal-to-C (eventualmente P2c)
mc Midnight Commander
nsgmls SP
sgmlspl SGMLSpm
gs Ghostscript
bmv BMV
ghostview Ghostview
gv GV
xpaint XPaint
ee Electric Eyes
xfm XFM
tcd, gtcd TCD

Tabella F.1: Stile nell'uso dei nomi dei programmi distinguendo tra «eseguibile» e «applicativo», limitatamente ad alcune eccezioni.


[inizio] [indice generale] [precedente] [successivo] [indice analitico] [contributi]